Di anonimato in rete, libertà e diritti

Ha fatto molto discutere, nella giornata di ieri, il contenuto di alcuni tweet di Luigi Marattin, Deputato del gruppo parlamentare Italia Viva.

Tutto è nato da un tweet in cui Marattin dichiara di essere “al lavoro per una legge che obblighi chiunque apra un profilo social a farlo con un valido documento d’identità. Poi prendi il nickname che vuoi (perché è giusto preservare quella scelta) ma il profilo lo apri solo così.”

Il tutto è poi culminato con una vera e propria petizione online sul sito di Italia Viva, nella quale si giustifica questa scelta con l’obiettivo di evitare il deterioramento della democrazia, deterioramento che sarebbe causato dalle distorsioni e manipolazioni delle informazioni che circolano sulla rete, le cosiddette fake news.

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