Tag: sostenibilità

Ottimi prodotti per pessimi pianeti

Dyson, azienda nota in tutto il mondo per i suoi ottimi aspirapolvere, asciugamani ad aria e asciugacapelli, ha recentemente annunciato la prossima disponibilità sul mercato di un prodotto di concezione completamente nuova, un ibrido tra un paio di cuffie con cancellazione del rumore e un filtro attivo in grado di ripulire l’aria prima che questa venga respirata.

Il prodotto si chiama Dyson Zone e cerca di risolvere contemporaneamente due problemi: proteggersi da rumori che nella vita quotidiana si preferisce evitare e proteggersi dall’inquinamento delle nostre città.

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Da Innovation a Wennovation

In una società che tenta di uscire il più velocemente possibile e nel migliore dei modi dalla crisi gravissima innescata dalla pandemia, i più importanti analisti del mondo, nonostante i numerosi indicatori nell’area dell’incertezza, sono concordi nel dire che nel medio periodo la crisi spingerà le aziende ad investire sempre più in innovazione e trasformazione digitale, processi e attitudini che diventeranno rapidamente una priorità per tutte quelle organizzazioni che decideranno di reagire con forza alla crisi tentando di cogliere le opportunità che questa potrà generare.

La chiave per la ripartenza dell’economia nella fase post-covid passa dunque attraverso l’applicazione di una completa strategia industriale ed economica al cui centro vi siano le persone, che sia basata su ecosistemi, attivata dall’innovazione e abilitata dalle nuove tecnologie.

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La fase 3 sarà l’era degli ecosistemi

Stiamo vivendo la più grave crisi pandemica della storia moderna, con più di tre milioni di infetti accertati nel mondo e svariati miliardi di dollari di perdite per l’inevitabile crisi economica che ci attende.

Secondo il World Economic Outlook di Aprile 2020, realizzato dal Fondo Monetario Internazionale, i dati a livello globale sono purtroppo molto preoccupanti: si va da una contrazione del Pil del -5,9% per gli Stati Uniti a un -7,5% per l’area Euro fino a un drammatico -9,1% di contrazione per l’Italia. Se si sposta però l’attenzione al 2021, i dati mostrano una previsione di incremento del Pil per il 4,7% sia per gli Stati Uniti che per l’area Euro e del 4,8% per l’Italia, mentre non vengono fatte stime per il 2022.

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