Recentemente ho selezionato per i mie studenti alcune risorse gratuite per imparare o approfondire le tematiche di Intelligenza Artificiale. Visto che possono essere utili anche ad altri, le ho pubblicate tutte in questa pagina 👉 https://www.massimocanducci.eu/risorse-gratuite-per-imparare-lai/ Buono studio!
Recentemente ho partecipato a un evento all’Università di Torino, organizzato da Paola Pisano e condotto da Massimo Cerofolini. Ho fatto un intervento molto pratico sugli strumenti disponibili per la Generative AI, ne è uscita una lunga lista di 36 tool da conoscere, con link e materiale di supporto (+ 2 suggeriti da un contatto social). Trovate tutto in questa pagina 👉 https://www.massimocanducci.eu/ai-hands-on/
L’essere umano oggi ha un’interazione soddisfacente con le macchine quando ha a disposizione ottimi dispositivi di input e di output, ecco perché tendenzialmente si preferisce avere personal computer con schermi grandi, tastiere affidabili e mouse precisi. Allo stesso modo quando si deve disegnare si preferisce usare tavolette grafiche di precisione o tablet con penne di ottima qualità.
Impensabile disegnare con un mouse, o scrivere lunghissimi testi con la tastiera di uno smartphone. Tecnicamente si potrebbe fare, ma in pratica è una tortura che chiunque vorrebbe evitare.
Il Copenhagen Institute for Futures Studies ha rilasciato un interessante Whitepaper sul concetto di metaverso. Il documento esplora quattro plausibili scenari futuri del metaverso immersivo (cioè basato su realtà virtuale). Secondo l’istituto il metaverso è la perfetta convergenza delle nostre vite fisiche e digitali, una convergenza prodotta da un insieme di spazi virtuali interoperabili in cui potremo lavorare, giocare, imparare, rilassarci, socializzare, comunicare, interagire, effettuare transazioni e possedere risorse digitali. Questi spazi creeranno un senso di appartenenza, riunendo persone, spazi e cose in mondi digitali virtuali o aumentati.
Dyson, azienda nota in tutto il mondo per i suoi ottimi aspirapolvere, asciugamani ad aria e asciugacapelli, ha recentemente annunciato la prossima disponibilità sul mercato di un prodotto di concezione completamente nuova, un ibrido tra un paio di cuffie con cancellazione del rumore e un filtro attivo in grado di ripulire l’aria prima che questa venga respirata.
Il prodotto si chiama Dyson Zone e cerca di risolvere contemporaneamente due problemi: proteggersi da rumori che nella vita quotidiana si preferisce evitare e proteggersi dall’inquinamento delle nostre città.
Nella nostra vita siamo circondati da macchine robotiche, dai più semplici robot aspirapolvere alle più complesse macchine di produzione industriale, fino ad arrivare ai veicoli autonomi e alle navicelle spaziali completamente automatizzate. In futuro avremo a disposizione macchine domestiche in grado di svolgere al posto nostro molti lavori di casa, come pulire e mettere in ordine, usare lavatrice e lavastoviglie e ritirare per noi le merci che verranno consegnate al nostro domicilio.
Intorno a noi c’è un po’ di confusione sul concetto di Metaverso, e ci si divide tra quelli che dicono che “il metaverso non esiste e non esisterà mai!” e altri che dicono “la nostra vita si sposterà integralmente nel metaverso!”
Nel frattempo il mondo, soprattutto quello del business, va avanti, e il mercato complessivo potenziale legato ai prodotti e ai servizi all’interno dell’ecosistema del Metaverso è destinato a crescere dai 47 miliardi di dollari attuali ai 679 miliardi di dollari nel 2030. Una crescita impressionante di circa quindici volte in meno di otto anni.
Il 15 Novembre la popolazione mondiale raggiungerà l’incredibile numero di 8 miliardi di persone, questa è la stima delle Nazioni Unite, con la previsione di arrivare a 10.4 miliardi entro il 2080.
Sul sito worldometers.info è possibile vedere questa inesorabile crescita in tempo reale, tra l’altro con molte informazioni aggiuntive e con la possibilità di fare analisi dei dati in diverse modalità.
La robotica tradizionale umanoide in questo momento si concentra principalmente sul movimento e sull’espressività facciale. È importante infatti che queste macchine, nella loro transizione dagli ambienti di fabbrica a quelli casalinghi, assumano sempre più caratteristiche fisiche familiari per gli esseri umani, da un lato per sembrare più “naturali” in termini di relazioni con le persone, e dall’altro per questioni ergonomiche, cioè per adattarsi meglio ad ambienti pensati e realizzati per gli esseri umani.
Quando chiederemo a un robot di caricare la lavastoviglie, e prima o poi accadrà, la macchina sarà avvantaggiata dall’avere un aspetto antropomorfo, perché potrà muoversi nello spazio domestico esattamente come farebbe un essere umano. In questo modo si garantirà, quindi, una compatibilità di spazi con le persone, e questa sarà probabilmente una caratteristica molto apprezzata soprattutto per i robot cosiddetti “generalisti”, cioè macchine in grado di svolgere numerosi compiti diversi nelle nostre case e in grado di muoversi nei nostri spazi esattamente come facciamo noi.
In molte delle nostre città la manutenzione delle strade lascia molto a desiderare.
Buche e spaccature dell’asfalto rendono spesso difficoltosa e pericolosa la circolazione e a volte, purtroppo, vere e proprie voragini inghiottono automobili e persone, con conseguenze gravissime.
La manutenzione delle strade e la riparazione di queste buche spesso vengono affidate a piccole aziende private che si occupano di riempire le porzioni di asfalto mancante, ma il risultato è che spesso e volentieri questo materiale tende a staccarsi e disperdersi nel territorio alla prima pioggia, lasciando la buca in condizioni peggiori di com’era prima della riparazione.
Un intervento più radicale, svolto nelle stesse modalità, sarebbe senz’altro più risolutivo, ma anche molto più costoso.